Le Articiocche di Emily Queen e Penelope Please
di
Runny Magma
Si sente spesso dire che la forma della Liguria ricorda un
sorriso all’ingiù, e la tristezza è l’emoticon che più rappresenta la Miss in
carica proveniente da questa regione. Emily Queen si è difatti presentata alla
finale nazionale di Miss Drag Queen Italia 2014 fuoriuscendo da una bara e con
indosso un look gothic rock decisamente atipico per un palco di drag. Originaria
di Sanremo, ma naturalizzata a Genova, Emily nasce come cantante di piano bar e
karaoke, accompagnata spesso da ensemble strumentali acustici, come per la
performance che l’ha vista vincitrice del titolo regionale del 2014, dopo il
terzo posto del 2012 e il secondo del 2013. Un’escalation che è il frutto di
una sperimentazione fuori dalle righe: “La
gavetta e la ricerca musicale sono il segreto del mio personaggio, come anche
la ricercatezza e la versatilità dei miei look, che spaziano dalla drag queen
tradizionale ed elegante in abito lungo, al look gotico-dark fatto di piumaggi,
borchie e catene, fino al body painting coloratissimo e alieno. Come quando mi
esibii nel contest Drag Factor del 2013, nella squadra ‘Androgine’ capitanata
dalla madrina Syntetica Kartell: una vera guru dell’originalità in fatto di
look che spaziano dal body painting al riciclo di materiali poveri assemblati a
regola d’arte come fossero tessuti preziosi o accessori sofisticati usciti da
uno studio di design.”
La staticità fisica che caratterizza il personaggio di Emily
Queen è studiata ad arte per trasmettere l’idea della fissità della morte, in
un mondo di danze e lustrini che ne fa spiccare il distacco dalla realtà: “Caratteristica del mio personaggio è
l’essere distante, aliena e trasognata nell’incubo della mia timidezza
travestita da puro esibizionismo estetico fatto di costumi sontuosi, da
creatura nell’ombra crepuscolare, un po’ vampira fantasy e un po’ rockstar alla
Siouxie.”
L’incontro con Marco Marras Casu alias Penelope Please (drag
ligure veterana accomunata al percorso di Emily anche per i ripescaggi che le
hanno viste entrambe più volte alla finale nazionale di Miss Drag Queen) è
stato fondamentale per questa concezione autoironica del personaggio. “Penelope Please è quell’artista che ti
prende per mano e ti scaraventa sul palco senza sapere cosa succederà da lì a
poco; è una trapezista del palco e vola sempre senza rete, sia come performer
che come personaggio ormai assodato nel tempo dalle scelte trasversali dei suoi
poliedrici lavori, nei quali vengo coinvolta da protagonista, trovandomi spesso
spiazzata, ‘conTusa e felice’, ma soddisfatta per il plateale successo di
pubblico, nonché una personale soddisfazione nel vedere cadere, sparire e
‘morire’ i miei limiti personali, da quando ho deciso di iniziare questo percorso
non facile da drag queen; ma io amo le sfide e le colgo divertendomi,
soprattutto nei sodalizi con persone umanamente diverse da me, ma che sono
complementari alla mia natura, non solo da palco.”
Grazie a questo sodalizio artistico è nato il progetto di una
band composta interamente da drag queen, “Laica Vergin & Articiocche”, una
tribute di Madonna rivisitata però in chiave electro-punkrock-industrial-heavymetal.
Il nome Articiocche (“carciofi” in dialetto ligure) deriva da una foto in cui
Madonna è ritratta con in mano due carciofi, ai tempi della sua frequentazione
della Factory di Andy Warhol. La line-up della band è composta dalla stessa
Emily (synth & sound-machines, piffero elettronico e voce); Penelope
(electro-sax, tastiere, chitarra solista e voce); Sandra Acid (drums &
synth, lipsynch); Sorella Lauretta (organo & synth Hammond); e la
statunitense Laica Vergin (basso e chitarra). I live shows di una drag band che
riarrangia Madonna sono una proposta originale e divertente all’interno del
panorama dello spettacolo, un’intersezione fra due mondi solo all’apparenza
distanti, che tra finzioni sceniche ed esibizione dal vivo risulta sicuramente
d’impatto.
Per saperne di
più e tenersi aggiornati sugli eventi:
www.facebook.com/pages/Penelope-Please/148963551806854
Post pubblicato originariamente sul blog "Refusi Etc." (10/04/2015)
Immagini gentilmente concesse dalle artiste.